CUB – Pronti a fermare i pullman.

Trasporto pubblico locale, i lavoratori danno l’avvio alle procedure di sciopero

PAVIA. Sono rimasti in piazza Italia fino a tardi per decidere quali azioni mettere in campo. In tutto cinquantina di persone, tra sindacalisti e lavoratori del trasporto pubblico locale che rischiano di perdere il posto con il nuovo appalto provinciale. Un’assemblea in piazza davanti alla Provincia per decidere di avviare le procedure per lo sciopero e lo stato di agitazione: «Daremo il via alle procedure in modo da programmare il fermo del servizio bus alla riapertura della scuole – spiega Rocco Lamanna, coordinatore provinciale dei Cub che era in piazza con i lavoratori – Gli addetti delle officine l’hanno spiegato chiaramente: se si fermano loro, i pullman non possono uscire e si blocca tutto il servizio». Sono proprio i lavoratori delle manutenzioni (una cinquantina) quelli che rischiano il posto. E con loro altri 50, visto che il bando parla di riassunzione di 406 addetti a fronte dei 456 che i sindacati contano in servizio. «Attendiamo le elezioni della nuova area vasta – dice Lamanna – così potremo dialogare con le istituzioni riguardo alla situaizone di questi 100 lavoratori
a rischio disoccupazione. Apriremo un confronto con le amministrazioni e siamo pronti anche ad avviare azione legali. Ci muoveremo su tutti i fronti. Intanto il 12 settembre a Pavia ci sarà un consiglio comunale sul caso del nuovo appalto del trasporto pubblico provinciale.

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