Il sindaco Depaoli indagato per abuso d’ufficio
Pavia, la procura ha aperto un fascicolo sulla selezione del capo dei lavori pubblici. Coinvolta anche una dirigente
PAVIA. Il sindaco, Massimo Depaoli, è indagato per abuso d’ufficio in concorso con la dirigente comunale Ivana Dello Iacono. Il fascicolo è di competenza del sostituto procuratore Paolo Mazza e riguarderebbe le procedure di selezione del dirigente dei Lavori pubblici, Mauro Mericco.
Il condizionale è legato al fatto che, nel provvedimento notificato a Depaoli e Dello Iacono, vengono indicati solo il titolo di reato per il quale si procede, la data del marzo 2016 e gli autori della querela: Vito Sabato, funzionario comunale e Rocco Lamanna, entrambi esponenti del sindacato Cub. Non vi sarebbe, invece, cenno alla condotta che, secondo la procura, costituirebbe l’abuso. Tuttavia, con un procedimento deduttivo, pare che l’accusa sia riconducibile alla selezione del dirigente a tempo determinato. Sia per il fatto che la procedura avvenne proprio nel marzo 2016 e fu seguita dalla dirigente e firmata dal sindaco; sia per il fatto che, pochi giorni dopo, il Comune ricevette una diffida a non procedere alla nomina proprio dal sindacato Cub.
Mericco, infatti, non è un dirigente a tempo indeterminato. Ha un incarico a contratto sulla base dell’articolo 110 del Testo unico degli enti locali. Lo stesso tipo di articolo con il quale, in passato, furono assunti altri dirigenti come, ad esempio, l’ex comandante dei vigili, Gianluca Giurato. In questi casi, a determinate condizioni, l’amministrazione può procedere all’indicazione di una particolare figura professionale senza passare attraverso l’indizione di un concorso per titoli ed esami. L’incarico è a tempo determinato e coincide con la durata in carica del sindaco che ha effettuato la scelta, proprio per la natura fiduciaria del rapporto tra primo cittadino e dirigente.
Il sindacato Cub, però, ha in più occasioni contestato questa procedura. Così, il primo agosto 2016, Vito Sabato e Rocco Lamanna hanno depositato una querela agli uffici della procura della Repubblica. Il fascicolo è stato assegnato al sostituto procuratore Paolo Mazza che ha iscritto sindaco e dirigente (all’epoca dei fatti responsabile del personale – ndr) nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio. Nei giorni scorsi, secondo quanto si è saputo, a Depaoli e a Dello Iacono è stata notificata l’informazione di garanzia con l’indicazione della norma che si assume sia stata violata e l’invito a nominare un difensore di fiducia.
I due diretti interessati, lunedì, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla vicenda. Nel caso, tuttavia, viene ancora tirato in ballo il nome del dirigente Mericco. La sua nomina era già stata all’origine di un esposto da parte di un collega che riteneva che il dirigente non avesse tutti i requisiti necessari a ricoprire l’incarico. Il giudice del lavoro di Pavia aveva accolto tale prospettazione e annullato l’assegnazione dell’incarico. Tuttavia, dopo qualche giorno di ferie, Mericco era tornato regolarmente al lavoro e gli avvocati di palazzo Mezzabarba avevano impugnato in appello la decisione del giudice di Pavia.