Pulizie dentro la caserma «Gli stipendi in ritardo»
Protesta dei lavoratori della Milone che ha un appalto con i vigili del fuoco Il Cub: Con intervento della prefettura saldate 3 mensilità ma ora manca luglio
PAVIA. Una, due ore al giorno di lavoro facendo le pulizie nelle caserme dei vigili del fuoco della provincia. Per uno stipendio magro, tra i 200 e i 400 euro al mese. Ma la busta paga ai sei lavoratori impiegati dalla Massimo Milone srl di Napoli, che ha l’appalto del servizio, raramente arriva alla scadenza stabilita. L’ultimo ritardo è stato addirittura di tre mesi. Solo dopo l’intervento della Prefettura, interpellata dai sindacati che avevano già proclamato lo stato di agitazione, sono arrivati i soldi arretrati di maggio, giugno e della quattordicesima. «Siamo al 20 agosto – dicono i lavoratori – e stiamo aspettando lo stipendio di luglio. Va avanti così ormai da tre anni, da quando la società ha vinto l’appalto. Ogni volta è necessario sollecitarla per ricevere lo stipendio entro tempi ragionevoli». L’appalto per la pulizia delle caserme dei vigili del fuoco di Pavia, Vigevano e Voghera è stato aggiudicato nell’agosto 2011 alla Massimo Milone srl di Napoli. Ed è scaduto a fine luglio. Ma nell’attesa che venga istruita una nuova gara è stato prorogato l’incarico alla Milone spa per altri quattro mesi, fino a dicembre.
La società partenopea eroga servizi di pulizia e facchinaggio e ha gestito e gestisce appalti con la pubblica amministrazione: comuni, province, uffici postali. Ma anche villaggi turistici, ditte private. In Calabria si era aggiudicata il servizio di pulizie sugli autobus e nelle strutture delle Ferrovie.
«L’azienda spesso si giustifica dicendo che non riceve i pagamenti dal ministero, dalla pubblica amministrazione, comuni o enti che siano – spiegano i lavoratori –. E noi ne facciamo le spese. In genere sono in ritardo e comunque dobbiamo sempre richiedere le buste paga perché non ci vengono mai inviate».
«C’è anche un problema di rifornimento del materiale per le pulizie – aggiunge un lavoratore – Avviene con enome ritardo e non mi vergogno a die che più di una volta ho dovuto portare da casa la carta igienica perché era finita e non veniva rifornita».
Sono sei i lavoratori che da lunedì a venerdì prestano servizio nelle tre caserme dei vigili del fuoco. Lavorano anche nel fine settimana, alternandosi. «Io sono disoccupato e lavoro un’ora e mezza al giorno spiega Carmelo Gentile per me anche 200-300 euro al mese fanno la differenza. Ma avrei bisogno di riceverli per tempo. «Abbiamo chiesto l’intervento della Prefettura di Pavia che si è subito interessata al caso – spiega Rocco Lamanna del Cub. E ha smosso la situazione perchè la ditta ha pagato i tre stipendi arretrati da maggio. Ma ora vorremmo che mantenesse la regolarità nei pagamenti senza dover necessariamente ricorrere ogni volta all’interessamento dei funzionari dello Stato.