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Appalto Pulizie al San Matteo

Passi avanti, ma c’è il nodo cause.

Né bianca né nera. E’ grigia la fumata uscita dal confronto tra i sindacati e la Consi Copra, il Consorzio subentrato alla Meridional che da febbraio ha assorbito i duecento addetti alle pulizie dell’ospedale San Matteo di Pavia.

Da una parte i vertici della Consi Copra hanno accettato di rinunciare al taglio del 20% delle ore minacciato per ammortizzare il costo dei nuovi macchinari e garantire la pulizia del nuovo ospedale più grande del precedente.

Dall’altra però hanno chiesto di mettere per iscritto la rinuncia dei lavoratori a tutte le cause pendenti in tribunale. Una contropartita che le organizzazioni sindacali hanno ritenuto inaccettabile e lo hanno anche ribadito nel pomeriggio, in un secondo incontro chiesto con il presidente della Fondazione San Matteo Alessandro Moneta.

“Questa non è materia sindacale – spiega il segretario provinciale della CUB (Confederazione Unitaria di Base) Rocco Lamanna – non possiamo arrogarci un ruolo non nostro, ma che spetta agli avvocati.

Possiamo solo garantire alla Consi Copra che una volta raggiunto l’accordo i lavoratori saranno più sereni e quindi decadranno le condizioni per procedere in tribunale”.

C’è dunque motivo, dopo mesi di battaglia aspra, per essere più ottimisti circa la fine della vicenda. Però nessuna firma è stata ancora apposta ufficialmente, a meno di un accordo nero su bianco dell’ultima ora, i lavoratori attueranno lo sciopero minacciato già da settimane.

Per due giorni, giovedì 11 e venerdì 12 giugno, incroceranno le braccia causando disagi notevoli tra le corsie del San Matteo. “Lo diciamo da tempo – prosegue Lamanna – lo sciopero è l’ultima arma in nostro possesso e ci vediamo costretti nostro malgrado a metterla in atto”.

Il corteo dei lavoratori partirà alle 09:30 dalla Prefettura diretto verso il Dipartimento Emergenza Accettazione (il nuovo Dea) per poi proseguire fino all’ingresso principale dell’ospedale in piazzale Golgi.

Lì sarà allestito un presidio permanente che durerà per tutte e 48 le ore. Interpellato, il direttore commerciale di Consi Copra, Rudi Zamichiei, ha preferito non parlare rimandando tutto a un comunicato ufficiale che sarà diramato in giornata.

Policlinico S.Matteo-Internalizzare i servizi di pulizia risolverebbe tutti i problemi

I lavoratori sarebbero sicuri e l’ospedale risparmierebbe.

Rocco Lamanna, segretario provinciale della Confederazione Unitaria di Base (CUB) di Pavia (che raccoglie circa il 50% dei lavoratori della ex Meridional), affronta un argomento importante che sarebbe il fondamento su cui costruire un rapporto di lavoro sicuro per queste persone che garantiscono igiene e pulizia tra le corsie: l’internalizzazione del servizio con conseguente cancellazione dell’appalto.

“Questo consentirebbe ai lavoratori di non essere costretti al consueto stillicidio di energie e di timori ogni volta che si conclude un appalto – spiega Lamanna – potrebbero godere di maggiori diritti contrattuali senza pesare sulle casse del San Matteo.

Perché è importante sottolineare che l’ospedale addirittura risparmierebbe rispetto alla scelta di dare tutto il servizio in appalto. Ora spende 1 milione e seicentomila euro l’anno, internalizzando risparmierebbe seicentomila euro l’anno.

Ci sarebbe l’investimento iniziale per l’acquisto dei macchinari, ma questo sarebbe chiaramente ammortizzato nel tempo e si eliminerebbero tutti quegli scandali sui subappalti, che in Italia ben conosciamo”.

Oltretutto a Pavia, lo scorso 9 febbraio, è stato approvato un ordine del giorno in consiglio comunale in cui sia minoranza che maggioranza hanno ufficialmente chiesto al presidente della Fondazione San Matteo, Alessandro Moneta, di valutare l’ipotesi di internalizzare il servizio di pulizie cessando il ricorso all’appalto.

Una possibilità ribadita anche dalla Commissione Europea, dal momento che si tratta di servizi pubblici essenziali. “Chiediamo almeno di procedere a una soluzione intermedia – aggiunge Lamanna – ossia al cosiddetto sistema di housing providing, già realizzato ad esempio all’Azienda Ospedaliera di Lecce.

Il San Matteo potrebbe creare una società, mettendone a capo un suo dirigente, per assorbire tutti i lavoratori dell’appalto. Potrebbe essere applicato il contratto di sanità privata, meno oneroso per loro, o comunque un contratto multi servizi.

Gli stipendi sarebbero pressoché uguali agli attuali, ma avrebbero la sicurezza del posto di lavoro e maggiori diritti.

 

Pavia, protesta sul tetto dell’ospedale degli operai della ex Meridional

Oggi, 25 maggio 2015 sciopero di una giornata per gli addetti alle pulizie del San Matteo che oggi, per protestare contro il taglio del 20% delle ore. “Abbiamo deciso di garantire i minimi di pulizia secondo la legge anche se non c’è stato accordo con l’azienda” dicono i sindacati. Cinque manifestanti sono saluti sul tetto della chirurgia:”non cendiamo finché un responsabile consi copra (il consorzio piacentino che si è aggiudicato l’appalto) non verrà per chiarire la questione delle ore”, dicono i cinque sul tetto. Una delle manifestanti sul tetto si è sentita male ed è stata aiutata a scendere dai vigili del fuoco, che restano sotto la palazzina per garantire la sicurezza. Dentro al San Matteo anche la polizia. Davanti al policlinico invece il presidio proseguirà fino alle 13.

Ecco cosa ha in mente Renzi riguardo alla gestione delle visite fiscali

Col Decreto 1577 sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, il Governo Renzi vuole regalare all’Inps l’esclusiva gestione delle visite fiscali.

LA LEGGENDARIA FALSITA’ DEL GOVERNO RENZI NON DICE CHE:
L’attuale gestione delle visite fiscali dell’Inps prevede la disponibilità dei loro medici di effettuare le visite fiscali chieste dal comparto pubblico negli orari di reperibilita’ del settore privato! [10 12, 17 19] allorquando la fascia di reperibilità dei lavoratori del pubblico è 9 13, 15 18.
A precise domande di alcuni Parlamentari, L’Inps non ha mai fornito, i dati su quante prognosi sono state ridimensionate dai medici dell’Inps, allorquando nelle Asl non si ricordano da decenni casi di Lavoratori “mandati al Lavoro” dai medici Inps. L’operazione è fatta per salvare economicamente l’odissea dei 1300 medici fiscali afferenti all’Inps. Il reddito di questi ultimi si è men che dimezzato dal 2013, anno in cui l’Istituto ha abbattuto i controlli disposti d’ufficio sui lavoratori privati. In pratica c’erano esclusivamente controlli chiesti dalle aziende, e i redditi dei medici sono crollati, finché il Governo non ha proposto di reindirizzare sotto l’Inps i controlli su tutti i Lavoratori, sia privati sia pubblici
PECCATO CHE IL GOVERNO RENDA DISOCCUPATI CIRCA 2000 MEDICI CHE DA ANNI PRATICANO CON TITOLI ED ESPERIENZA LE VISITE FISCALI PER LE ASL!.

IL GOVERNO VUOLE SALVARE LE CASSE DI UN ENTE, L’INPS, CHE [S]VENDE I PROPRI IMMOBILI PER POI RIMANERE, NEI MEDESIMI IMMOBILI, IN AFFITTO.

L’OPERAZIONE DI RENZI ED ACCOLITI SLATENTIZZA POI UN’ALTRA QUESTIONE: IL PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO DELLE ASL, COME ORMAI APPARE EVIDENTE DALLE ATTUALI INTENZIONI DEL GOVERNO.

L’INCONSISTENZA DEL POLO UNICO DI MEDICINA FISCALE GESTITO DA UN ENTE, L’INPS, COMPARTECIPATO DAI DATORI DI LAVORO, NON LASCIA SERENI I LAVORATORI SUL POTER USUFRUIRE IN PIENO DEL PERIODO DI ASTENSIONE LAVORATIVA TEMPORANEA PER MALATTIA; SE POI SI ARRIVASSE A FAR GESTIRE IL CELEBRATO POLO UNICO DI MEDICINA FISCALE DA QUALCHE AGENZIA DI PRIVATI, ALLORA SI’ CHE BENE EMERGEREBBE IL DISEGNO DEL GOVERNO RENZI, DI CONFINDUSTRIA E DELLA TRIADE CGIL, CISL E UIL.

Sarà interessante vedere in che tempi gli Enti Pubblici pagheranno all’Inps gli oneri di competenza.
Sarà interessante vedere se i medici Inps copriranno l’intero orario di reperibilità previsto per i Lavoratori del settore pubblico

LA CUB VIGILERA’ SUL DIRITTO ALLA SALUTE DEI LAVORATORI E:
CENSURA DECISAMENTE L’IPOTESI DEL POLO UNICO DI MEDICINA FISCALE,
ACCUSA IL GOVERNO RENZI DI VOLER SMANTELLARE LE ASL,
CRITICA UN OPERAZIONE CHE RENDE DISOCCUPATI CIRCA 2000 MEDICI FISCALI ASL

Per informazioni rivolgersi a CUB SANITA’ 0382 21221