La salute nel posto di lavoro: un diritto da tutelare.
Il lavoro sottopone il lavoratore al rischio di infortuni e malattie professionali.
Come difendersi?
La salute è un diritto indisponibile e quindi va difesa sia individualmente che collettivamente, attraverso la forza che viene dalla lotta sindacale. La salute, tuttavia, non è solamente un bene personale: è un bene che riguarda tutta la società, e viene tutelata dalla società con apposite leggi. Di conseguenza accanto al diritto all’iniziativa sindacale, in tema di salute e sicurezza ogni lavoratore ha il diritto di far applicare le leggi vigenti.
Per il nostro Paese quali sono le leggi più importanti?
Bisogna anzitutto partire dalla costituzione (art. 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”) e dal Codice Civile (art. 2087: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
L’attuazione di questi principi è stata realizzata attraverso una serie di leggi degli anni’50 e lo Statuto dei Lavoratori del 1970 (art.9). Infine, le normative di ispirazione Europea accolte nella legge 626 sono ora coordinate con le leggi precedenti del nuovo Testo Unico sulla salute e sicurezza del lavoro (D.L. 81 del 2008), modificato dal D.L. 106 del 2009.