Negli Ospedali e nelle ASL il diritto alla salute, pubblica, universale, gratuita, dei cittadini e le condizioni di lavoro e salario dei lavoratori addetti alla loro cura, sono“schiacciati” …. così come la Democrazia nelle Aziende e nel Paese.
… “in Europa, siamo al compimento d’un disegno criminale atto a sottomettere la sovranità dei popoli e a porre in schiavitù economica e sociale i cittadini.” (laislagrande.bolgspot.it 2012)
… “Esiste una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo.” (Warren Buffett il 3° uomo più ricco al mondo, Novembre 2011)
La CUB lancia un appello alle lavoratrici e ai lavoratori di Ospedali e Asl, delle Coop. Sociali e dei servizi in appalto, a cittadini, movimenti, associazioni, ai sindacati di base, attivisti e delegati tutti: uniamoci per battere chi vuol demolire il SSN, lavoratori e lavoro compresi, per scipparci il diritto alla salute e renderlo così un mezzo del profitto dei pochi, esercitato sulla pelle di tutti.
Siamo la CUB, Federazione Sanità Italiana, nella Confederazione Unitaria di Base, sindacato nato nel 92 su spinta di delegati e lavoratori che non condividevano già allora le scelte di cgil-cisl-uil fatte col padronato; pessimi Accordi che dallo scippo della scala mobile in poi, hanno avviato una stagione di peggioramenti e rinuncia alla lotta, (quale solo strumento utile per la regolazione dei conflitti di classe) che sta mostrando i suoi frutti, con crescente disoccupazione, bassi salari, miseria, precarietà della vita, incertezza e un senso di desolazione, solitudine e abbandono, che sta determinando negli ultimi anni centinaia di suicidi per la disperazione.
Altro che “crisi” ! Mai come oggi ha circolato tanto denaro, ma non nelle tasche dei lavoratori.
La CUB è presente in tutta Italia e organizza lavoratori d’ogni categoria; l’attività della CUB Sanità, iniziata nel Settore Privato e nelle Cooperative Sociali, va velocemente estendendosi anche negli Ospedali e ASL da dopo la “scissione” voluta da rdb/CUB (ora usb) con le recenti Elezioni RSU cui abbiamo partecipato, anche se molto abbiamo da dire sul modello di Rappresentanza Sindacale, ovvero sulla “democrazia” in Azienda.
L’esercizio della Democrazia nei luoghi di lavoro dove uomini e donne passano larga parte del proprio tempo di vita attivo è espresso dalla Rappresentanza Sindacale, per tale motivo necessita comprendere che un insano esercizio e/o concetto di Rappresentanza nelle Aziende mina alla radice il fondamento stesso della Democrazia nel Paese, già oggi al centro di un pesante e grave attacco.
In Sanità Pubblica, il modello della Rappresentanza è espresso con un Accordo Quadro che di fatto lega per Regolamento le mani a tutte quelle RSU, non allineate alle politiche sindacali di cgil-cisl-uil-ugl, e di sindacati corporativi o dei cosiddetti sindacati autonomi, tutte organizzazioni sindacali che nulla hanno a che fare con la lotta di classe e con i veri interessi delle lavoratrici e dei lavoratori.
Il divieto a singole RSU di indire Assemblee ed esercitare le agibilità sindacali, è infatti funzionale solo ai “soliti sindacati” e alle Amministrazioni per impedire la contro-informazione, ostacolando così la necessaria crescita tra i lavoratori della cultura collettiva del diritto e della lotta quali soli strumenti utili alle conquiste.
… “Sbarazzatevi delle Costituzioni antifasciste”, “l’eccesso di democrazia” va assolutamente ridimensionato. Gli economisti del gigante finanziario JP Morgan lo dicono senza fronzoli o mezzi termini ai governi Europei. (wall street Italia 18 Giugno 2013)
Ancor peggio sta accadendo nel Settore privato, ove il 31/05/2013 è stato firmato un Accordo sulla Rappresentanza che inevitabilmente coinvolgerà l’assetto democratico del Paese poiché padroni cgil, cisl, uil & ugl, con tale Accordo negano ai lavoratori il diritto di promuovere ed eleggere le proprie rappresentanze, attuando così un grave attentato alle libertà sindacali individuali, collettive e di sciopero. cgil, cisl, uil ugl & -e quanti li seguiranno- con quell’Accordo hanno praticato un vero e proprio scambio tra i loro interessi di potere anche economico e bassa bottega sindacale e i diritti dei lavoratori tutti, diritti costituzionalmente garantiti che ben presto verranno negati. Dal diritto di scegliere a quello di essere informati, di organizzarsi e infine di lottare per migliori condizioni vita e di lavoro.
La CUB denuncia: l’Accordo sulla Rappresentanza firmato da cgil-cisl-uil-ugl e approvato dalla fiom, integra l’Accordo del 28/06/2011 che autorizza deroghe ai contratti Nazionali e alle Leggi, come l’Art. 8 dell’ex Ministro Sacconi e va nella direzione indicata dalla JP Morgan, da faccendieri, bancarottieri & pescecani della finanza speculativa; quell’Accordo va chiaramente contro la Democrazia e la danneggia, contribuendo a scardinarla … a schiacciarla.
Riflessioni e proposte:
La CUB Sanità ha intrapreso con successo, numerose battaglie per la difesa dei lavoratori dagli attacchi delle varie manovre anti-crisi, per il rinnovo, il miglioramento dei Contratti, per maggiori risorse sul salario accessorio, per una diversa cultura della sicurezza, schierandosi sempre apertamente contro quelle Amministrazioni che applicando una falsata idea del “merito” in realtà intendono solo punire i non allineati.
Ma tanto non basta, se non si interviene anche sul concetto di Rappresentanza e sulla cultura di quanti tra i lavoratori Pubblici, nemmeno vedono che mentre i “soliti sindacati” li abbindolano con specchietti per le allodole (pagelle, pagelline, risultati individuali clientelari), attorno a loro, nel loro medesimo Ospedale o ASL, si sta creando il vuoto, il Servizio Pubblico viene dismesso o assegnato al “privato”, determinando così sia la sua perdita di qualità che la riduzione ai minimi termini dei lavoratori “pubblici”, della loro identità e forza contrattuale.
Mentre i lavoratori Ospedalieri vengono distratti dai “soliti sindacati”, ci sono Ospedali, ASL e Servizi Pubblici che chiudono, o che come dal mese scorso in Piemonte e altrove, stanno vendendo le loro proprietà immobiliari Pubbliche, terreni e Ospedali compresi, al “privato”, per poi giungere a pagare alle medesime multinazionali acquirenti, ingenti affitti che né determineranno presto il fallimento.
Mentre i lavoratori Pubblici vengono distratti, ci sono Ospedali e ASL che hanno esternalizzato interi Servizi, Reparti (Radiologie comprese) sostituendo il personale addetto con quello delle Coop. Sociali, dai pessimi salari, diritti e tutele di salute e sicurezza, cui non viene garantita alcuna formazione o aggiornamento specifico, necessario a personale Ospedaliero e ciò con forti rischi e peggioramenti dei Servizi ma viceversa, con uno stratosferico aumento dei costi, che pesano sulle tasche dei cittadini ignari.
E mentre il “sistema” politico e di Governo, sembra non saperne nulla di ammalati che stazionano ore o giorni interi in Pronto Soccorso o che non possono più permettersi cure, di sprechi e sperperi di denaro Pubblico in ingenti appalti e mentre i Dirigenti assegnano a sé e agli “amici degli amici” fior di compensi, mentre massacrano gli Operatori giungendo anche a “sospendere le quote di produttività” oltre a tagliar molto altro, i “soliti sindacati”, complici e compiacenti, chiudono tutti e 2 gli occhi sui problemi da tempo necessari:
1) RINNOVO DEL CCNL SANITA’ PUBBLICA ESTENDENDOLO ANCHE AI LAVORATORI DELLE COPERATIVE SOCIALI CHE OPERANO PRESSO IL SSNN,
2) NUOVE ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONE DI TUTTI I PRECARI PRESENTI CON LA CONSEGUENTE E IMMEDIATA SOSPENSIONE DEL TURN OVER,
3) RIVISITAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE, INSERIMENTO DELL’OSS NEL RUOLO SANITARIO, RELATIVI PASSAGGI DI FASCIA,
4) NO ALLA SVENDITA E ALLA CHIUSURA D’OSPEDALI E SERVIZI TERRITORIALI, SI ALLA REINTERNALIZZAZIONE DI TUTTI I REPARTI E I SERVIZI PUBBLICI, ANCHE ASSUMENDO IL PERSONALE DELLE COOPERATIVE OGGI IN APPALTO.
Questi solo alcuni punti d’una piattaforma d’urgenti e necessarie rivendicazioni ben più ampia.
La salute pubblica, universale, gratuita è un bene comune di tutti, che in Ospedali e Asl, lavoratori/cittadini privi di diritti, adeguati salari e d’una cultura del Sé, ormai spogliata dell’identità di “classe”, non riescono più a garantire, presidiare, difendere.
Il sistema Sanitario Pubblico è al collasso e i livelli di “diritto essenziale alla salute” dei cittadini a partire dalle fasce più deboli, sono a rischio. In un Settore dove sono stati già attuati a più riprese riduzioni di Servizi e diritti anche dei lavoratori che da anni attendono il rinnovo di un Contratto slittato -forse- al 2015, dove il Tourn over del personale è negato, dove il sistema si regge su turni, orari e massacranti Straordinari spesso nemmeno pagati, si predispongono ora nuovi e pesanti “tagli” e vere proprie dismissioni di parti del sistema, con operazioni che non risaneranno la Sanità, ma la porteranno al definitivo collasso.
Questo trend distruttivo sta già determinando una condizione che emergerà presto, con una ricaduta occupazionale che toccherà migliaia di operatori sia nel Pubblico che nel privato, tale da escluderli in modo definitivo dal mondo del lavoro; di fronte a questi dati concreti e a questi fatti, è irragionevole solo il poter pensare che divisi per una qualsivoglia ragione, ci si possa opporre davvero in modo utile.
Per queste ragioni, i lavoratori e i cittadini tutti, sono chiamati a superare ogni differenza e diffidenza storica, organizzandosi tra loro e con la CUB per aprire un franco confronto e dar quindi urgentissimo avvio a una stagione unitaria di conflitto e lotta, alta per contenuti sociali e determinata a difendere con ogni mezzo i valori della salute e del lavoro.
27 Giugno 2013
Confederazione Unitaria di Base
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