Pulizie in ospedale, venti posti a rischio.

 

PAVIA. Dal primo gennaio tagli alle pulizie del San Matteo, e la Meridional service – che ha l’appalto in proroga fino al 3 febbraio – ha già cominciato a lasciare a casa i primi lavoratori, quelli che avevano il contratto a tempo determinato: «Sono almeno venti i posti a rischio – spiega Rocco Lamanna del sindacato di base Cub – tutti i contratti a tempo. Ma con l’apertura del Dea non ci può essere una riduzione di ore né di personale perché le superfici da pulire in realtà sono più ampie».

Lunedì dalle 10 alle 12 i circa 180 lavoratori (erano 220 l’anno scorso) saranno in assemblea-presidio all’ingresso di viale Golgi per chiedere un incontro al San Matteo. «Dall’apertura della procedura per il taglio delle ore, venti giorni fa circa, siamo in attesa di un incontro col San Matteo – spiega Lamanna – Dieci giorni fa abbiamo incontrato il titolare della Meridional, Giacomo Giordano, che ci ha mostrato alcune lettere della Fondazione San Matteo in cui si diceva che, in occasione del trasferimento presso il Dea, cambiava la metratura dei reparti da pulire». Questi si dividono in fasce di rischio: alto rischio, che prevede pulizie più frequenti e viene pagata di più, medio e basso rischio in cui progressivamente si riducono i passaggi di pulizie. «In pratica Giordano ci ha spiegato che la superficie ad alto rischio si è ridotta del 15%, e che in conseguenza dei mancati introiti avrebbero tagliato le ore di lavoro del 15-20% – prosegue Lamanna – Noi non abbiamo una controprova di quanto affermato e pertanto abbiamo chiesto incontro al Policlinico, anche perché il taglio avviene prima della scadenza dell’appalto. Abbiamo scritto anche alla direzione regionale sanità». In conseguenza del mancato rinnovo ad alcuni colleghi, il Cub ha dichiarato lo stato di agitazione e rimane in attesa di una convocazione anche alla Direzione territoriale del lavoro. «Gli stipendi per la maggior parte di noi sono da “fame” – confermano i delegati – si aggirano intorno alle 500 euro mensili, come pensare di ridurli ulteriormente? A noi non interessa di chi è la colpa dei tagli ma diciamo basta agli appalti dei servizi che producono il massacro dei diritti e dei salari: chiediamo l’assunzione al Policlinico e la solidarietà dei cittadini perché siamo noi a garantire l’igiene dell’ospedale».

Articolo tratto da “laprovinciapavese.it” del 28 dicembre 2013

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