SCUOLA – Lungo corteo in centro, alla fine la Provincia apre a concessioni
CUB intanto si oppone al taglio delle ore lavorative.
Mentre gli studenti manifestavano, anche i bidelli iscritti alla CUB scendevano in piazza davanti al provveditorato per protestare contro il taglio del 50% delle ore di lavoro. “Ore sottratte alle pulizie e alla sorveglianza – hanno sostenuto gli operatori – Per noi “scuole belle” significa anche scuole pulite”. L’altra notte, infine, gli studenti di Lotta Studentesca hanno effettuato un blitz negli uffici scolastici provinciali, lanciando un centinaio di rotoli i carta igienica per protestare contro gli ultimi provvedimenti scolastici del Governo Renzi.
“PROVINCIA, se proprio vuoi tagliare, taglia la corda e lasciaci studiare”.
Un fiume di studenti delle scuole medie superiori ieri mattina è sceso in piazza per protestare contro la settimana corta. Una decisione che, secondo i ragazzi, sarebbe stata assunta con “Un atto d’Imperio”. Con bandiere della Rete studenti medi e striscioni i ragazzi sono partiti dalla stazione salutati dal sindaco Massimo Depaoli e hanno attraversato il centro passando per viale Cesare Battisti, viale Matteotti arrivando poi in Strada Nuova. Passo dopo passo il corteo partito dalla stazione ha raccolto altri partecipanti.
Al presidente della Provincia Daniele Bosone, agli assessori Milena D’Imperio per l’istruzione e a Paolo Gramigna per i trasporti, gli studenti hanno illustrato la loro piattaforma e presentato delle richieste.
Alla fine, a fronte delle difficoltà economiche che secondo la Provincia non consentono di mantenere l’apertura delle scuole superiori anche al sabato, è stata concordata con gli studenti l’apertura di un tavolo istituzionale al quale parteciperà l’amministrazione provinciale, il sindaco di Pavia Massimo Depaoli, studenti medi e universitari. L’obiettivo dei ragazzi è riuscire a migliorare la situazione attuale.
Articolo tratto dal quotidiano Il Giorno.